MODULO 2b

Qualsiasi cooperazione o collaborazione, indipendentemente dal settore, non può essere efficace a meno che non vi sia volontà da parte dei protagonisti di negoziare accordi che li portino volontariamente a cercare una soluzione condivisa.

Per comprendere come i partner di una cooperazione siano legati, molti specialisti e ricercatori si sono basati sul costruttivismo sociale: attraverso le loro interazioni, i soci della cooperazione danno significato alle loro percezioni, impressioni, esperienze e preferenze personali che determinano la loro apertura a condividere le risorse

In questo senso, è necessario promuovere sin dal principio cambiamenti nelle percezioni, nelle regole e nei valori dei partecipanti riguardo il sistema di cooperazione e gli altri protagonisti, attraverso la messa in atto iniziale di un comportamento pronto alla cooperazione e al rafforzamento della fiducia tra i soci.

All’inizio della cooperazione, i soci condivideranno il bisogno di migliorare la situazione su cui vogliono intervenire, e molti scambi ruoteranno attorno al da farsi, ma nel restroscena c’è un alto grado di incertezza e sfiducia sui risultati, i rischi e i benefici della cooperazione, e sui comportamenti degli altri.

In questo modulo presenteremo quei fattori che possono generare incertezza e instabilità in una collaborazione, proponendo degli aspetti che servono a garantire il successo di accordi collaborativi.

1. Primi stadi della cooperazione: da evitare

È importante tenere a mente che in questa fase iniziale della cooperazione, la produttività del sistema di cooperazione va dimostrata, prima di tutto per i soci del sistema. Su questo punto, ci sono tre situazione che vanno evitate all’inizio:

  • ”Il nodo": La mancanza di definizioni può stressare e sfinire le energie dei partner che promuovono la cooperazione. È necessario che si sviluppi rapidamente una visione comune, globale e condivisa di ciò che unisce il sistema cooperativo e di come si organizza il lavoro tutti insieme
  • ”La nuvola di fumo": La mancanza di una conduzione durante gli incontri può risultare in un groviglio di buone intenzioni e volontà di non lasciare nulla indietro, il che impedisce la visualizzazione di un prodotto tangibile e a breve termine nella cooperazione
  • ”Lo stallo": È necessario assicurarsi che almeno un socio nel sistema si impegni a garantire una costante dinamicità della comunicazione tra i soci cooperanti, e documenti il progredire e l’apprendimento per usarli in maniera attiva e costantemente negli incontri del sistema.

Molte delle problematiche derivanti dal lavoro con i propri partner potrebbero essere evitare nel processo di selezione dei partner. Alcune delle problematiche che potrebbero nascere, includono:

In questa prima fase, e almeno durante la trattativa per la struttura della cooperazione, potrebbe essere di beneficio per la cooperazione stessa usare la consulenza di un ente esterno che prenda in carico le funzioni di comunicazione e gestione, invece di dare questo ruolo a un ente interno al sistema che possa creare squilibrio di potere in un momento delicato della gestione.

In ogni caso, le capacità più necessarie al fine di questa coordinazione sono:

La probabilità di successo aumenterà se i partner nella fase iniziale dimostreranno un comportamento costruttivo che faciliti il consolidamento del sistema di cooperazione, caratterizzato da:

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Valutazione

Questo questionario ha lo scopo di valutare le competenze acquisite tramite lo studio del modulo

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