Una rete per la nuova generazione e lo scambio delle conoscenze

La coltivazione di pistacchio è relativamente nuova in Spagna; nonostante i programmi di formazione esistenti, essa necessita di uno scambio di esperienze tra gli agricoltori che desiderano iniziare una coltivazione con cui non sono familiari. Questo caso studio esaminerà come apprendere dalle esperienze degli agricoltori e come creare un flusso positivo di informazione tra gli agricoltori con interessi simili.

Informazioni di base

  • Luogo: Ciudad Real, Jaén y Granada
  • Nome: Una rete per la nuova generazione e lo scambio delle conoscenze
  • Anno di fondazione: 2010
  • Tipo di cooperazione: Circolo di studi
  • Numero di allevatori/proprietari terrieri/imprenditori/imprese coinvolti: 10 nella rete principale

Gli agricoltori si trovano nelle provincie di Ciudad Real, Granada e Jaén e si dedicano alla produzione di pistacchi, una coltivazione relativamente nuova in Spagna; per cui l’esperienza e la conoscenza a riguardo sono relativamente poche. Quella del pistacchio è una coltura con un buon profitto, ma necessita di un investimento significativo; e per rientrare dall’investimento è necessario di un tempo maggiore rispetto ad altre colture. É necessaria un’accurata selezione della specifica varietà di pistacchio da coltivare in una singola azienda, visto che si tratta di una coltivazione sensibile alla fertilità del suolo e alle condizioni climatiche. La coltivazione ha anche bisogno di essere innestata e incrociata. Tutte queste variabili generano un certo grado di incertezza sulla sua attuabilità, specialmente quando c’è mancanza di informazioni pratiche, con poca letteratura in spagnolo. La coltivazione del pistacchio in Spagna quindi assume le forme di un’iniziativa sperimentale per chi vi si dedica.

La coltivazione dei pistacchi in Spagna è un fenomeno relativamente recente. Si possono ottenere informazioni sulla sua coltivazione da un centro di ricerca chiamato “El chaparillo”, dove si tengono corsi ufficiali. La necessità di andare oltre la preparazione fornita e il bisogno di trovare un incoraggiamento ha spinto questo gruppo di agricoltori ad aiutarsi l’uno con l’altro, scambiandosi informazioni sulle esperienze e sui servizi, quindi mitigando le difficoltà del coltivare qualcosa di relativamente nuovo in Spagna.

Il consorzio consiste di 10 agricoltori da Ciudad Real, Granada e Jaén; oltre a darsi supporto personale l’uno con l’altro, gli agricoltori hanno provveduto a consolidare conoscenze e a condividere le esperienze tra di loro, arrivando a una riduzione dei costi per molti partecipanti al gruppo, con un aumento della produzione.

Questo ha generato una soddisfazione personale tra gli agricoltori che fa leva su “fiducia, generosità, e volontà di imparare gli uni dagli altri”. Da questa interazione, si è generata una conoscenza informale che si diffonde tra i membri di tutto il gruppo.

Una rete informale come questa, si mantiene soltanto se c’è una relazione personale e c’è fiducia tra i suoi membri. Per questo motivo, richiede uno sforzo continuo da parte dei suoi membri per trovare e mantenere i contatti. La distanza può mettere la relazione in pericolo.

Soltanto se c’è fiducia, l’agricoltore sarà spronato a condividere le sue esperienze. La mancanza di formalizzazione riguardo la costruzione di una conoscenza crea delle difficoltà a far passare le attività al di là del gruppo, in quanto la rende più fatta di esperienze empiriche che fondata su basi scientifiche.

Quando la gestione di una coltura sembra incerta, il senso di appartenenza a un gruppo di agricoltori può offrire un supporto di grande valore, sia tecnico che psicologico.

È importante riconoscere l’apporto di ogni agricoltore al gruppo e che egli si incarichi per lo sviluppo di quella parte della conoscenza.

Ad ogni modo, si raccomanda la formalizzazione della conoscenza che si genera, in modo che possa essere usata fuori dal gruppo e adeguata nel tempo, anche da soggetti con un profilo tecnico.

Comunicazione aperta, instaurazione di fiducia, generosità, e sforzo continuo per mantenere un contatto sono fattori importanti per la formazione di reti di conoscenza.

Capacità di leadership e la capacità di comunicare concetti chiaramente sono importanti per la diffusione di una informazione efficace. La leadership è fondamentale; qualcuno all’interno del network e nei sub-network deve assumere un ruolo centrale, in modo che i gruppi lavorino in maniera proficua e l’informazione fluisca di continuo. La capacità di comunicare i concetti è importante affinché l’informazione fluisca in maniera accurata ai suoi membri.

La generosità è molto importante, alle volte nei meeting si dà più di quanto si riceve, ma nel medio termine le opportunità aumentano.

La gestione dell’informazione, l’uso dei mezzi di comunicazione tecnologici per gestire e depositare le informazioni, possono essere utili per la gestione di un gruppo così.

Consigli/Raccomandazioni

“ La capacità di costruire un rapporto di fiducia attraverso l’empatia e la gentilezza sono essenziali per costruire relazioni personali permanenti in gruppi informali. ’’

Domande

  • Dal 2010, gli agricoltori di questo gruppo condividono le proprie esperienze e costruiscono conoscenze da diversi punti. Pensate che potreste mantenere questa iniziativa tra i vostri colleghi?
  • Come si gestisce questo tipo di cooperazione informale senza strutture, regole o un budget?
  • Pensate che creare un gruppo per costruire conoscenza e scambiarsi informazioni si possa adattare alla vostra coltura? Per quale coltura o in quale settore organizzereste un gruppo di questo tipo?
  • Quale forma di comunicazione usereste e come gestireste la conoscenza generata all’interno del gruppo, in modo che possa essere fruibile ai nuovi partecipanti?
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