L’associazione di allevatori di suini del Carso (Krškopoljski)

 

Gli allevatori di diverse specie animali generalmente creano associazioni che mirano al mantenimento e alla diffusione della razza e delle sue proprietà genetiche in accordo con gli obiettivi di allevamento. Le assoiazioni possono acquisire lo status di organizzazioni di allevatori riconosciute che adempiono ai compiti prescritti nel campo dell’allevamento e della selezione. Il maiale del Carso (Krškopolje) o maiale cinta nera è l’unica razza suina slovena autoctona preservata. Essa ha le sue origini nella parte sud-orientale della regione Dolenjska, l’area di Krško-Brežiško, ai piedi delle colline di Gorjanci. Dopo il 2003, c’è stato un aumento di interesse nell’allevamento dei maiali del Carso.

Nel 2017 l’associazione acquisì lo status di associazione di allevatori riconosciuta.

L’azienda Kastelic è coinvolta con il lavoro dell’associazione dalla sua fondazione. Oltre all’allevamento, si occupa anche della lavorazione e della vendita della carne dei maiali del Carso e porta avanti compiti legati alla selezione.

Informazioni di base

  • Luogo: Cesta prvih borcev 41, 8250 Brežice
  • Nome: L’associazione di allevatori di suini del Carso (Krškopoljski)
  • Anno di fondazione: 2004
  • Tipo di cooperazione: Associazione
  • Numero di allevatori/proprietari terrieri/imprenditori/imprese coinvolti: Più di 100 allevatori
  • Link internet: http://kmetija-kastelic.com/prasici-in-mesnine/

La razza si è adattata a condizioni poco favorevoli di allevamento; non ha particolari necessità alimentari, ingrassa facilmente, la qualità della carne è buona, resistente, dai buoni tratti materni e fertile. La razza è andata vicina all’estinzione e se la troviamo ancora oggi è solo grazie ai costanti interventi degli allevatori.
Nonostante il numero dei capi sia cresciuto negli ultimi anni, la razza non conta molti esemplari ed è quindi perennemente in pericolo. Per una preservazione sul lungo termine c’è bisogno che la razza si espanda e che gli allevatori organizzino attività. La razza sopravviverà se l’allevamento è funzionale e riesce a produrre valore economico. I maialini svezzati possono essere acquistati dalle aziende che li ingrassano soltanto.

Dati del processo di cooperazione

L’Organizzazione degli allevatori cerca di rendere l’allevamento dei maiali del Carso (krškopoljski) più appetibile, dato che la sopravvivenza della razza è possibile solo se acquisisce un mercato attraverso la vendita di prodotti di carne riconoscibili. L’associazione ha creato un marchio “prodotti di carne del Maiale del Carso”. L’associazione promuove anche la vendita degli animali. La razza fa parte del programma SloHibrid di allevamento per suini, gestito dalla Camera per l’Agricoltura e la Silvicoltura della Slovenia.

Gli allevatori del maiale del Carso possono usufruire dei fondi del Programma per lo Sviluppo Rurale. Le misure del programma forniscono introiti diretti e sostegno indiretto all’organizzazione dei produttori, ad interventi su schemi qualità, investimenti, marketing e promozione.

Una propria istruzione degli allevatori nel campo del marketing, della comunicazione, dell’organizzazione, della logistica e altre conoscenze legate all’imprenditorialità è essenziale. Didattica e training sulle questioni dell’allevamento vengono organizzate dal servizio di consulenza. L’interesse dei membri per diversi tipi di didattica dipende dal loro orientamento. Agli allevatori hobbystici è sufficiente una conoscenza di base sull’allevamento, mentre gli allevatori professionali sono interessati ad acquisire competenze anche sull’imprenditorialità. In futuro, formazione e consapevolezza dei clienti e consumatori giocherà un ruolo importante.

Consigli/Raccomandazioni

“ È importante per gli allevatori consolidare la loro posizione economica in modo che la razza possa non solo sopravviva ma espandersi.
Il sostegno pubblico deve aumentare. Questo include una formazione adeguata.
Per gli allevatori e la loro associazione, è essenziale la cooperazione con ricercatori e servizi professionali. ’’

Domande

  • Pensate sia meglio che allevatori per passione e allevatori che operano sul mercato facciano parte di due organizzazioni differenti?
  • Quanto è probabile che gli allevatori professionali formino cooperative?
  • Come può l’associazione degli allevaatori interagire con i consumatori?
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