RETE QUALITÀ TOSCANA (RQT)

RETE QUALITÀ TOSCANA (RQT) è stata fondata nel 2012, e attualmente include 49 imprese associate (agricoltori e cooperative), coinvolte nella gestione di progetti di filiera che sono co-finanziati dal Programma di Sviluppo Agricolo del governo regionale della Toscana. Questa rete imprenditoriale è stata costituita legalmente attraverso un contratto, come forma di cooperazione riconosciuta dalla legislazione nazionale italiana con lo scopo di migliorare il sistema di vendita diretta.

Informazioni di base

Il network comprende 46 agricoltori, 2 cooperative, l’Oleificio sociale Grevepesa e OTA- Associazione degli olivicoltori, e una impresa di servizi, GEAPROMO TOSCANA, promossa da CIA Tocana. Le imprese coinvolte nel network impiegano collettivamente 67 persone. Tutti gli agricoltori sono coinvolti in processi certificati per la produzione di qualità, in particolare nella produzione di vino e olio d’oliva; inoltre la maggior parte degli agricoltori ha adottato sistemi di agricoltura biologica e sono anche coinvolti in attività agrituristiche. Le cooperative associate alla RQT operano nel settore dell’olio d’oliva, trasformando le olive dei loro agricoltori associati in olio certificato e di alta qualità. L’impresa di servizi è incaricata delle attività amministrative e di gestione.

Questo network di imprenditori, cerca di sviluppare soluzioni innovative affinché gli agricoltori abbiano accesso al mercato globale. Molti di essi, pur interessati a sottoscrivere accordi di cooperazione, sono scoraggiati da eventuali obblighi e dalla possibile perdita di indipendenza delle loro imprese. Il network di imprenditori RQT consente ai membri associati di raggiungere alcuni obiettivi comuni all’interno del consorzio, senza comportare attività commerciali comuni ed altre attività di impresa, e quindi riducendo sostanzialmente il carico amministrativo e fiscale. Ogni impresa mantiene il suo status legale e partecipa nel network soltanto per conseguire obiettivi comuni. RQT è stata fondata con l’obiettivo di partecipare ai bandi regionali per progetti di filiera cofinanziati dal Programma di Sviluppo Rurale. RQT ha inizialmente gestito un progetto chiamato QUALITOSCANA.NET(http://www.retequalitatoscana.it) nel periodo 2012-2014, realizzando investimenti per € 3.640.000 per la promozione della vendita diretta da parte degli agricoltori e dei sistemi di produzione certificata.

Nel 2015, RQT ha partecipato a un secondo bando per i progetti di filiera con il progetto AGR-EAT (http://www.retequalitatoscana.it/home/progetto-agr-eat/). Il valore totale di questo progetto era di €7,700,000. Questo secondo progetto, attualmente in corso, punta a creare un network di agri-ristoranti basati su prodotti di agricoltori locali. Il progetto funziona in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa al fine di realizzare una filiera di prodotti per individui con bassa tolleranza al glutine.

RQT è un network aperto. Tutte le politiche e le decisioni chiave vengono discusse e approvate dall’assemblea degli associati, convocati 3-4 volte l’anno. La gestione quotidiana è presidiata da un comitato di gestione composto da tre membri. Il network non impiega staff proprio, perché la gestione amministrativa è molto leggera: non c’è contabilità ufficiale, l’impresa non ha obblighi, soltanto un rendiconto finanziario approvato dall’assemblea. Quindi il costo della gestione è molto basso e sostenibile; un’altra impresa non associata nel network gestisce il progetto di filiera e il costo di questa attività è addebitato ai beneficiari del supporto finanziario ricevuto nell’ambito del progetto.

Le principali conoscenze necessarie per operare una iniziativa come questa includono:

  •  Sistema di cooperazione in agricoltura
  • Regole relative a questo tipo di cooperazione (contesto legale, gestione amministrativa),
  • Principi di vendita diretta e strategie di filiera corta

Il principale beneficio per gli agricoltori che partecipano alla RQT è la possibilità di cooperare a costi contenuti in un’azione economica comune che punta a portare avanti progetti di filiera, ricevendo il supporto finanziario dal Programma di Sviluppo Rurale per i loro investimenti. Un altro vantaggio dell’essere coinvolti nella rete di imprenditori è l’attività di marketing di RQT, attraverso la promozione di sistemi certificati per la produzione di qualità, che rappresenta una forma indiretta di valorizzazione per i membri della RQT.

Un aspetto critico è che molti agricoltori guardano all’ottenimento dei fondi dal Programma di Sviluppo Rurale come unico scopo del network. Quindi molti di loro non sono interessati nell’investire nel network come mezzo per potenziare le loro attività.

Questa forma di cooperazione può rivelarsi un’opportunità molto interessante per unire un gruppo di piccoli agricoltori con interessi comuni, per condividere processi di produzione, attrezzatura, strumenti o servizi (ad esempio, consulenti, consulenti tecnici, altro). Possibili vantaggi e svantaggi comprendono:

Vantaggi:

  • Bassi costi di gestione e leggero carico amministrativo/contrattuale
  • Rischio finanziario limitato
  • Possibilità di lasciare il network in qualsiasi momento
  • Promozione commerciale dei suoi membri attraverso le azioni che puntano a promuovere i sistemi certificati per la qualità della produzione

Svantaggi:

  •  La struttura (in termini di garanzie legali e staff amministrativo) non è in grado di gestire attività commerciali
  • La composizione del network non è stabile. La vita del network richiede un alto livello di coesione tra i partecipanti

Consigli/Raccomandazioni

Valentino Vannelli, Presidente del RQT ha affermato:
“ La cooperazione può essere una grande opportunità per gli agricoltori, ma è necessario un grande equilibrio tra i propri interessi e gli interessi comuni. ’’
“ In un processo di cooperazione ogni partecipante deve essere coinvolto nel processo decisionale. ’’
“ Le caratteristiche del network d’impresa suggeriscono un approccio basato sui seguenti presupposti:
1. Una chiara idea dello scopo del network.
2. Un adeguato piano delle attività e dei costi relativi a raggiungere gli obiettivi prefissi.
3. Un partenariato con un buon livello di coesione, consapevolezza e condivisione delle idee.
4. Un contratto che indichi con chiarezza tutte le clausole che definiscono le attività, i ruoli e le responsabilità, e le condizioni della vita interna al network. ’’

Domande

  • Cosa ne pensate della possibilità di applicare questo tipo di cooperazione nella vostra località?
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